Sabato, 08 Giugno 2019
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Come ogni anno, il Distretto ha organizzato la “Biciclettata” che per l’edizione 2019 prevedeva un percorso da Quarto d’Altino a Treviso lungo gli splendidi argini del fiume Sile.

Eravamo in 39 partecipanti, più due guide che ci hanno impedito di sbagliare percorso.

Si parlava inizialmente di un tratto di 40 km, ma in realtà ne abbiamo percorsi poco più di 30, con biciclette molto comode, dal manubrio piatto, adatto ad attutire i contraccolpi del fondo stradale accidentato e una sella ergonomicamente perfetta.

Il percorso lungo il fiume è stato adir poco stupendo: una continua galleria di alberi, fiori profumati e paesaggi da lasciati incantati. Abbiamo visto ville venete con prati digradanti sul fiume che sembravano campi da golf, vecchie fabbriche ormai abbandonate  che ricordavano i fasti dei bel tempo che fu, altre fabbriche di mattoni  e piastrelle invece ancora in servizio, motoscafi  di grandi dimensioni che languidamente risalivano la corrente, barconi semiaffondati lungo le rive che ricordavano i loro trascorsi gloriosi, quando trasportavano tronchi per le industrie del legno e del mobile; e poi la fauna… uccelli di tutti i tipi che sembravano aver trovato il loro eden, e poi cigni, anatre, fagiani… insomma, un incanto ingigantito dal fiume , vero parco naturale come descritto nelle pubblicazioni geografiche.

Quindi sosta ristoratrice in un famoso ristorante, sempre lungo il Sile con un’unica tavolata chilometrica. Consuete e affettuose parole di circostanza del PDG Alberto Cristanelli e infine, dopo molti ponti e viadotti, ci siamo ritrovati improvvisamente a Treviso, dove il Fiume rappresenta il fulcro storio e ancora oggi, quando si transita sulle sue sponde, offre l’occasione di incontro fra tanta gente che corre, passeggia, va in bici e guarda con curiosità questa lunga fila di amanti della pedalata e della natura.

Infine, abbiamo ripreso le auto che avevamo lasciato a Treviso vicino allo stadio e, dopo gli immancabili saluti fra tutti i partecipanti, ci diamo appuntamento per la nuova edizione del 2020 e rientriamo nelle nostre case, felici di aver trascorso una giornata insolitamente speciale.

PS: debbo dire che il giorno dopo non ho avvertito alcun dolore causato dallo sforzo e dallo scuotimento continuo della bici! Considerazione: merita rifare l’esperienza, anche il prossino anno.

S.F.